Il primo museo americano dedicato alla pizza
Ode a sua maestà la Pizza, la specialità culinaria italiana amata e ammirata in tutto il mondo. Dal 2017 è ufficialmente riconosciuta come patrimonio dell’umanità e ogni anno vengono realizzate innumerevole manifestazioni ed eventi internazionali per celebrarne la sua bontà.
Gli ideatori del primo museo dedicato alla pizza sono stati proprio gli americani con l’obiettivo di diffondere la tradizione di questo prodotto. Pizza Brian Museum è il primo spazio espositivo dedicato alla cultura della pizza, inaugurato ufficialmente nel 2012 in uno storico edificio del diciannovesimo secolo lungo la Frankford Evenue a nord di Philadelphia.
Le diverse aree del museo ospitano la più grande collezione di cimeli e oggetti ispirati al tema pizza dove ogni visitatore può immergersi nella storia di questo meraviglioso prodotto e scoprire curiosità e segreti che si nascondono dietro la sua preparazione. Un ampio spazio è dedicato a giochi, spezzoni tratti da film famosi e copertine di vecchi dischi tutte rigorosamente ispirate alla pizza.
L’idea di questo museo nasce dalla passione dell’artista americano Brian Dwyer, collezionista di utensili e libri di ricette, fumetti, video, dischi e vinili tutti dedicati alla pizza.
Il giovane Dwyer nel 2010 ebbe l’intuizione di organizzare una mostra d’arte riservata al mondo della pizza invitando amici, conoscenti e altri artisti a condividere qualunque oggetto o creazione ispirata al tema. 300 persone parteciparono al primo “Give Pizza Chance” mostrando le potenzialità di questo nuovo tipo di business. Da quel giorno Brian Dwyer iniziò a collezionare ogni tipo di materiale dedicato alla pizza entrando di diritto – nel 2011 – nel Guinness dei Primati.
Nel 2012, insieme al Museo è stata inaugurata l’adiacente pizzeria “Pizza Brain”. Dopo l’apertura, sotto la direzione del capo chef Joe Hunter, il nuovo locale si è affermato come una delle migliori pizzerie di Philadelpia, ricevendo numerosi riconoscimenti locali, nazionali e internazionali per le sue pizze creative.
