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La “Sinestesia Valdostana”: la montanarina che vede l'abbinamento tra uno degli ortaggi ad indice glicemico più basso, il topinambur e il Lard d’Arnad, eccellenza della Valle d’Aosta.
In una madia in legno o una ciotola, andiamo a versare l’acqua disciogliendo il lievito precedentemente stemperato. Successivamente andiamo a versare circa il 40% della farina. Procediamo mescolando la farina all’acqua andando ad esercitare una pressione che consente di disciogliere i grumi. A mano a mano che il composto risulta omogeneo, procediamo aggiungendo a pioggia la farina. Teniamone circa il 10 % da parte. Continuiamo, aiutandoci con i pugni e facendo ruotare la ciotola, ad amalgamare il composto. Aggiungiamo il sale disciogliendolo parzialmente nel 10% di acqua rimanente e aggiungiamo il resto della farina. Nel momento in cui l’impasto si distacca dalle pareti della ciotola, continuiamo a lavorarlo sul banco fino a che l’imposto non risulti soffice ed omogeneo. Lasciamolo riposare su un banco coperto con un panno di cotone umido o della pellicola, per circa 1h.
Procediamo con lo staglio, formando dei panetti di circa 250 g. e andiamo a riporli in cassetta e dopo altre 5h in frigorifero ad una temperatura controllata di 5°C per circa 12h. Successivamente procediamo riponendo l’impasto a temperatura ambiente, dopo circa 4 ore l’impasto risulterà pronto per la fase di cottura.
Preparazione: Grattugiamo la buccia di limone e strofiniamola con il rosmarino. Aggiungiamo un pizzico di sale e mescoliamo per bene. Servendoci di uno spazzolino andiamo a lavare per bene i topinambur senza sbucciarli e, con una mandolina, facciamo delle fettine di circa 2mm riponendole per 15 min in acqua e succo di limone.
Estraiamo le fettine di topinambur e asciughiamole accuratamente con un panno.
Cottura: in una pentola andiamo a versare circa 1litro di olio di arachidi. A fuoco medio- basso, portiamo la temperatura a circa 180°C. Quando i topinambur galleggeranno e saranno dorati, con l’aiuto di una schiumarola, li disponiamo in una ciotola rivestita di carta paglia per scolare l’olio in eccesso. Uniamo il rosmarino,buccia di limone e sale quando i topinambur sono ancora caldi.
Versiamo l’olio in una pentola e portiamolo a 180°C. Estraiamo il panetto dalla cassetta e, dopo averlo leggermente steso attraverso la pressione esercitata con le dita andiamo, con un coppapasta di circa 7cm, a ricavare la montanarina. Gettiamola in pentola e, con l’aiuto di una schiumarola e un cucchiaio, andiamo a girarla dopo qualche secondo e a cospargerla di olio in modo continuo fino a che non si ottiene una colorazione dorata ed omogenea. Andiamo a riporla su carata paglia in un contenitore di alluminio e procediamo alla composizione. Disponiamo le chips di topinambur coltivate nel torinese, una rosellina di Lardo d’Arnad e del rosmarino come decorazione.
Osservare l’impasto durante la lievitazione dato che la temperatura ambiente potrebbe influire sui tempi di lievitazione;
Tagliare il topinambur a fettine dello stesso spessore in modo tale da garantirne una cottura omogenea;
Nella fase della frittura dell’impasto avvalersi di un termometro per evitare il superamento del punto di fumo. Nel caso in cui non si dispone di un termometro, lasciamo cadere una fettina nell’olio; se questa, dopo qualche secondo ritorna in superficie, procediamo con la frittura.